Pochi giorni all'inizio della nuova stagione NBA

giovedì 21 marzo 2013

Miami Heat 24 W and counting

Quando a Miami nel 2010 si formò il trio delle meraviglie, tutti sapevano che la composizione avrebbe portato a tante vittorie non appena giocatori e gioco si sarebbero amalgamati e coordinati alla perfezione. L' "assemblaggio" si sapeva avrebbe portato la franchigia degli Heat a vivere anni felici della sua storia e si immaginava avrebbe fatto toccare picchi di eccellenza con un solido contorno ai tre Heat del draft del 2003, facendo magari anche erigere record molto difficili da sormontare per le generazioni future di campioni che ci proveranno.
Probabilmente però neanche a Miami si sarebbe creduto di arrivare a sfondare un record storico che che sta aggiornando il libro di storia della NBA.
E' il record che più di tutti esalta il momento d'oro del team, il record della streak pazzesca che li sta vedendo vincere partite su partite senza fermarsi mai, nonostante magari uno svantaggio di 27 punti da recuperare o due tempi supplementari dove si perde principalmente per resistenza mentale e fisica più che per le forze diverse in campo.


Non perdere mai, anzi meglio, vincere sempre per 24 volte consecutive è la seconda striscia più lunga mai vista nella NBA, seconda solo a quei immaginifici Lakers del 1971/'72 che rimangono comunque ancora difficilmente superabili nonostante Miami possa arrivare a tale soglia. Ci saranno da battere Orlando che in questa stagione ha dato filo da torcere ai cugini della Florida, poi soprattutto ci saranno gli Spurs, ma bisognerà guardare partita per partita. Mai come in questa stagione infatti gli Heat potrebbero compiere l'impresa. Se non bastasse il fatto che sono sostanzialmente imbattibili in questo periodo, ci si può aggiungere che hanno sconfitto almeno una volta ogni team quest'anno, quindi hanno le chiavi per ribattere chiunque.
Ma a parte la straordinaria forma, le indubbie capacità di gioco dei singoli e il miglioramento di squadra, quali sono le altre componenti/causanti che li stanno spingendo a vincerle tutte?

Tante sono la ragioni che li hanno portati a valicare il muro delle 22W consecutive dei Rockets.

La mentalità vincente è sicuramente una componente essenziale. Negli spogliatoi avranno asserito che la sconfitta deve essere una casualità mentre la regolarità è vincere, perché non si arrendono mai, sanno di poter essere superiori a chiunque e di poter rimontare chiunque. Giocare con la convinzione e la concentrazione tutte le sere incide moltissimo a qualsiasi livello di squadra. Poi nei finali tirati ultimamente si esaltano...
Il loro contropiede è un'arma mortale, un recupero di palla si trasforma in due punti facili che possono anche arrivare con un singolo passaggio di Wade per LeBron ad esempio, che porta direttamente ad una schiacciata di quest'ultimo, cosa che li lascia anche già coperti in difesa nell'azione immediatamente successiva.
Il primo posto nelle percentuali dal campo dimostra la bontà dei tiri, le tante conclusioni anche più ravvicinate prese, la capacità di colpire spesso e con precisione da fuori grazie alla batteria di tiratori che si ritrovano.
La difesa è diventata un punto forte, l'attenzione agli schemi difensivi, la possibilità di fare accoppiamenti anche con uno small ball in campo senza risentirne troppo, è un aspetto importante. Questo è possibile grazie in primis a LeBron che può giocare facilmente da quattro lasciando magari accoppiamenti sugli esterni ad altri suoi compagni, di cui praticamente tutti possono essere tiratori da oltre l'arco che dall'altra parte del campo hanno più spazi proprio grazie agli inserimenti/tagli centrali del loro compagno col numero 6. 
Senza giraci intorno difatti James è da solo un'altra motivazione palese. Le percentuali con cui buca la retina, l'importanza anche solo di essere in campo, la capacità di fare tantissime cose anche per migliorare il rendimento di tutti coloro che gli stanno intorno, è un punto di forza pazzesco per questi Heat. Ma di sicuro non scopriamo l'acqua calda. 
Poi quest'anno gli Heat giocano con una maggiore identità di squadra, hanno più esperienza e sono più fluidi nelle esecuzioni. Spesso riescono anche a trovare le giornate giuste per cavalcare qualche giocatore che non tutte le sere si impone.

Certo però che fare una cavalcata così dispendiosa per energie proprio ad un mese scarso dall'inizio dei playoff non è il momento più adatto per ritrovarsi al massimo delle proprie capacità fisiche quando inizieranno le partite che contano. Mentalmente però se dovessero continuare così arriverebbero a ridosso della off-season con una convinzione tale nei propri mezzi che potrebbe scavalcare anche l'ostacolo fisico. Di sicuro questa streak è un chiaro messaggio che stanno lanciando a tutti in chiave repeat.


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